La causa più frequente della formazione di corpi mobili articolari nella spalla è rappresentata dall’instabilità gleno-omerale. Altre cause sono la condromatosi, l’osteoartrite, l’osteocondrite dissecante ed i corpi estranei. La diagnosi deve avvenire tramite un’attenta anamnesi, l’esame obiettivo del paziente e la valutazione di esami radiologici (Rx e Rmn).
Vi è unanimità in merito alla convinzione che l’artroscopia sia il metodo ideale per trattare i corpi liberi nell’articolazione gleno-omerale. Lo strumento utilizzato è l’artroscopio che, tramite una telecamera collegata ad un monitor, permette al chirurgo di guardare direttamente dentro l’articolazione. Vengono praticate delle piccole incisioni nella spalla e viene inserito un liquido sterile per distendere l’articolazione; inserendo quindi l’artroscopio si ha conferma della presenza dei corpi mobili e si procede alla rimozione degli stessi con appositi strumenti.
Perché L’artroscopia
Perché ha tutti i riconosciuti vantaggi della chirurgia artroscopica: ridotto dolore, bassa morbilità, ricovero breve, cicatrici piccole, ridottissimi rischi di infezione.
Prima Dell’intervento
ESAMI PRE-OPERATORI
Nei giorni precedenti il ricovero vengono eseguiti i seguenti accertamenti pre-operatori:
- Ecg
- Esami ematici
- Visita anestesiologica
- Visita ortopedica
TIPO DI ANESTESIA
Generalmente l’anestesista esegue l’anestesia più adatta per il paziente (spesso un blocco del plesso cervicale accompagnato da una sedazione o da un’anestesia generale).
Dopo L’intervento
Dopo l’artroscopia il paziente viene medicato e dimesso il giorno dopo l’intervento. Vengono prescritti una terapia farmacologica ed un percorso riabilitativo. La sutura viene rimossa 9-11 giorni dopo l’intervento. Viene mantenuto un reggibraccio per 2 settimane. La fisioterapia passiva viene iniziata nell’immediato post-operatorio, la fisioterapia attiva inizia quando la flessione arriva a 150°-160° e la rotazione esterna arriva a 30°.